> BACP (British Association for Counselling and Psychotherapy): “Il counselor può indicare le opzioni di cui il cliente dispone e aiutarlo a seguire quella che sceglierà. Il counselor può aiutare il cliente a esaminare dettagliatamente le situazioni o i comportamenti che si sono rivelati problematici e trovare un punto piccolo ma cruciale da cui sia possibile originare qualche cambiamento. Qualunque approccio usi il counselor […] lo scopo fondamentale è l'autonomia del cliente: che possa fare le sue scelte, prendere le sue decisioni e porle in essere.”
> AICo: (Federazione Nazionale delle Associazioni di Counselling): “il Counselling è un processo di apprendimento, attraverso un’interazione tra Counsellor e cliente, o clienti (individui, famiglie, gruppi o istituzioni), che affronta in modo olistico problemi sociali, culturali e/o emozionali. Il Counselling può cercare la soluzione di specifici problemi, aiutare a prendere decisioni, a gestire crisi, migliorare relazioni, sviluppare risorse, promuovere e sviluppare la consapevolezza personale, lavorare con emozioni e pensieri, percezioni e conflitti interni e/o esterni. L’obiettivo nel complesso è di fornire ai clienti opportunità di lavoro su se stessi, nell’ottica di raggiungere maggiori risorse e ottenere una maggiore soddisfazione come individui e come membri della società.”
> OMS:
“il counselling è un processo che, attraverso il dialogo e l’interazione, aiuta le persone a risolvere e gestire problemi e a prendere decisioni; esso coinvolge un “cliente” e un “counsellor”: il primo è un soggetto che sente il bisogno di essere aiutato, il secondo è una persona esperta, imparziale, non legata al cliente, addestrata all’ascolto, al supporto e alla guida.”
L'attività di counseling può essere svolta in ambito privato (individuale, di coppia, famigliare, di gruppo), comunitario (scolastico, religioso, interculturale), lavorativo (aziendale, socio-lavorativo) e socio-assistenziale (artistico, esistenziale, sociale) ed è riconosciuta ai sensi della legge n. 4/2013.
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Il counseling è “un processo che, attraverso il dialogo e
l’interazione, aiuta le persone a risolvere e gestire problemi e
a prendere decisioni. Coinvolge un Cliente e
un Counselor: Il primo è un soggetto che sente il bisogno di
essere aiutato, il secondo è una persona esperta, imparziale, non legata al
cliente, addestrata all’ascolto, al supporto e alla guida” [OMS,
1989]
L’etimologia del termine proviene dal latino
"consulo" nell'accezione di avere cura, venire in
aiuto.
Il counseling è un’attività professionale
definita da un contratto tra counselor e cliente, con l'obiettivo di consentire
e facilitare al cliente lo sviluppo del proprio potenziale, di definire
problemi specifici, di prendere decisioni, di prevenire il disagio
psico-sociale, di favorire il benessere.
Il counselor diventa quindi, nei confronti del
cliente, un facilitatore nel processo di consapevolezza delle proprie risorse.
"Il counseling è non è quindi solo un insieme
di tecniche ma un modo di essere basato sull’aiutare le persone ad
aiutarsi."
Si diventa counselor con una formazione
triennale presso una scuola accreditata, e iscrivendosi ad un registro presso
una associazione di categoria professionale e rimanendo in costante formazione
e supervisione.
Il counselor NON è uno psicoterapeuta, non
elabora diagnosi, non lavora sulle patologie e non effettua interventi
profondi. Si rivolge invece a coloro che attraversano momenti di difficoltà
inerenti al QUI ED ORA.
Il lavoro con un counselor può essere
individuale, di gruppo e in contesti diversi.
La professione del counselor è riconosciuta dalla legge 4
del 14 gennaio 2013
e-mail: info.scrivodiconsapevolezza@gmail.com